Per moltissimo tempo abbiamo ignorato le conseguenze dannose della plastica sulla nostra salute e sull’ambiente. Oggi la situazione e’ molto diversa. L’inquinamento da plastica e’ un problema ambientale che preoccupa a livello globale e che costituisce una delle cause principali dell’inquinamento marino.
Il problema dell’inquinamento da plastica
La plastica non andrebbe demonizzata di per se’. E’ una materiale estremamente versatile ed economico che ha mille applicazioni, anche essenziali, come ad esempio in campo medico.
Il problema con la plastica dipende sostanzialmente da fattori legati alla sua produzione e al suo smaltimento. In particolare dipende da:
- I materiali utilizzati per la produzione di plastica (molecole di idrocarburi derivate dalla raffinazione di petrolio e gas naturale);
- La sua durevolezza e il fatto di non essere biodegradabile;
- La quantità in cui viene prodotta;
- Il modo in cui viene smaltita.
La produzione della plastica
I ricercatori dell’Università della California hanno stimato che dagli anni ’50 al 2015, siano state prodotte circa 8,3 miliardi di tonnellate di plastica vergine.Per avere un’idea questo equivale al peso di circa un miliardo di elefanti o di venticinque mila Empire State buildings. Di tutta la plastica prodotta, circa 6,3 miliardi di tonnellate sono diventati rifiuti.
Solo circa il 9% di questi rifiuti di plastica è stato riciclato, il 12% è stato bruciato e il restante 79% è finito in discarica o e’ stato disperso nell’ambiente.
La produzione di plastica è inoltre aumentata di 200 volte dal 1950, con un tasso di crescita del 4% annuo fino al 2000. In pratica la plastica vergine prodotta dal 2000 ad oggi e’ pari alla plastica prodotta nei 50 anni precedenti.
Questo aumento e’ dovuto in particolare agli imballaggi in plastica. Nel 2015, in base ai dati riportati sul New York Times, gli imballaggi erano il 54% della plastica gettata via.
Se la produzione di plastica continua a questi ritmi e se non si modifica il modo in cui viene smaltita, 12 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica finiranno in discarica e saranno dispersi nell’ambiente entro il 2050.
Smaltimento della plastica
Come abbiamo visto, uno dei principali problemi dell’inquinamento da plastica riguarda il suo smaltimento. La plastica non solo non e’ sempre riciclabile, ma spesso non viene riciclata e viene dispersa nell’ambiente o nei nostri mari. Il WWF riporta che l’80% della plastica in mare proviene da rifiuti terrestri.
In base ai risultati di uno studio pubblicato dalla Ellen MacArthur Foundation nel 2016 e intitolato The New Plastics Economy – Rethinking the future of plastics, se la produzione di plastica continua a questi ritmi, entro il 2050, in termini di peso, ci sarà più plastica che pesce nei mari.
Come la plastica contribuisce all’inquinamento marino
Ma come fa la plastica a finire in mare? Sono varie le azioni che compiamo quotidianamente e che sono responsabili della plastica in mare, in particolare:
- Buttare la plastica nell’indifferenziata. La plastica che si butta nel bidone dell’indifferenziata finisce in discarica e non viene riciclata. Inoltre succede che la plastica essendo cosi’ leggera puo’ separarsi dal resto nel trasporto in discarica ed essere trascinata verso le fognature finendo poi nei fiumi e in mare (fonte WWF).
- Abbandonare rifiuti in luoghi pubblici. I rifiuti che abbandoniamo per strada non sempre vengono raccolti dalla nettezza urbana, ne’ restano dove li abbiamo lasciati. L’acqua piovana e il vento trasportano i rifiuti di plastica verso corsi d’acqua, fiumi e fognature e di qui finiscono in mare.
- Buttare prodotti in plastica e non riciclabili negli scarichi domestici. Molti dei prodotti che usiamo quotidianamente come cotton fioc, prodotti sanitari, salviette umidificate, cotone, filo interdentale, lenti a contatto, mozziconi di sigarette vengono gettati nel wc e anche in questo caso finiscono nelle fognature e poi nei mari.
Microplastiche
Tra le cause dell’inquinamento marino ci sono anche le microplastiche. Una volta nell’oceano, molto lentamente, la plastica si frammenta in minuscoli pezzi di plastica di dimensioni inferiori ai 5 millimetri, conosciuti come microplastiche. Le microplastiche sono incredibilmente pericolose perche’ possono entrare nella catena alimentare se ingerite da pesci, molluschi e uccelli che le scambiano per cibo.
Accanto a questo tipo di microplastiche definite di tipo secondario, esistono microplastiche di tipo primario come le microsfere di plastica e le microfibre. Si tratta in entrambi i casi di piccolissime particelle di plastica che non vengono filtrate dai sistemi di depurazione delle acque e che vengono disperse nell’ambiente a partire dagli scarichi domestici.
Microsfere
Le microsfere si trovano principalmente in prodotti cosmetici, come dentifrici e detergenti esfolianti. All’inizio di quest’anno il governo britannico ha vietato l’uso delle microsfere in cosmetici e detergenti, e anche in Italia e’ stata approvata la proposta di vietare le microsfere nei cosmetici, che entrerà in vigore a partire dal 2020.
Microfibre
Le microfibre, infine, sono tra le peggiori cause dell’inquinamento marino. Secondo uno studio svolto dai ricercatori dell’Università della California in collaborazione con il brand Patagonia e pubblicato sulla rivista Environmental Science of Technology nel 2016, microfibre sintetiche vengono rilasciate negli scarichi quando laviamo in lavatrice vestiti sintetici. In particolare la ricerca ha messo in evidenza come le giacche in poliestere possano disperdere fino a due grammi di microfibre a lavaggio.
Cosa puoi fare tu?
L’inquinamento da plastica è oggi una delle più grandi minacce per l’ambiente, con un impatto enorme sulla fauna marina e sulla nostra salute e benessere.
Abbiamo tutti contribuito a questo problema, anche se inconsapevolmente e ora dobbiamo tutti cercare di trovare soluzioni per ridurre il consumo di prodotti di plastica. Cambiare le proprie abitudini e adottare uno stile di vita ispirato dalla filosofia zero waste può essere la risposta che stiamo cercando per dare il nostro contributo nella lotta contro l’inquinamento marino e l’inquinamento da plastica.
Ti interessa quest'argomento, leggi anche: Zero Waste: cosa significa? L’invasione delle microplastiche: quali sono i rischi? L’isola di plastica più grande del mondo continua a espandersi 5 idee per ridurre la plastica