Fare decluttering dell’armadio e’ uno dei passi piu’ ovvi se vogliamo adottare uno stile di vita minimalista. L’obiettivo del decluttering in questo senso non e’ solo di riordinare l’armadio, ma anche di selezionare i vestiti in modo da semplificare la scelta di quello che vogliamo indossare.
Il decluttering dell’armadio e’ un’operazione quasi liberatoria, che pero’ puo’ avere un grosso impatto ambientale se non viene fatta con attenzione. In questo articolo, cercheremo quindi non solo di dare suggerimenti non solo su come fare decluttering dell’armadio, ma anche su come comportarsi rispetto ai capi che si decide di eliminare.
Decluttering dell’armadio

Se per anni avete accumulato vestiti, se avete cambiato tipo di lavoro e/o abitudini, se con il passare del tempo il vostro stile si è modificato, se avete cambiato taglia, è normale che sentiate l’esigenza di fare decluttering dell’armadio. Vediamo ora qualche suggerimento pratico su come fare.
TIRATE FUORI TUTTO
Che seguiate o meno il metodo Konmari, un buon modo di iniziare a fare decluttering del vostro armadio è tirare fuori tutto quello che c’è dentro. Questo significa raggruppare tutti capi di abbigliamento che possediamo inclusi biancheria intima, costumi, accessori come borse, sciarpe e cappelli, cappotti e giacche, abiti per fare sport e da casa.
SELEZIONE DEI VESTITI
I criteri per il decluttering possono essere i più diversi e cambiare non solo in base alle nostre esigenze individuali, ma anche in base al periodo della nostra vita.
Marie Kondo suggerisce di tenere solo ciò che ci ispira una sensazione positiva, puntando sul valore sentimentale che spesso associamo agli oggetti e che per lei è alla base del lavoro di decluttering.
Un criterio spesso usato per il decluttering dell’armadio e’ quello di dar via i vestiti che non abbiamo indossato per almeno 6 mesi. Escludendo i vestiti per le occasioni speciali, se non abbiamo indossato un abito per almeno 6 mesi significa probabilmente che ne possiamo fare a meno.
Altri capi saranno eliminati perché magari troppo stretti o troppo larghi, altri perché il nostro stile di vita è cambiato non ne abbiamo più bisogno, altri ancora perché doppioni di uno stesso capo.
Come riorganizzare l’armadio

Il decluttering è l’occasione di ripulire e riorganizzare l’armadio.
Spesso i nostri vestiti sono cosi’ tanto ammassati nei cassetti e negli armadi che è impossibile vederli tutti e rischiamo di dimenticarcene. Una volta conclusa l’operazione di riordino, tutti i vestiti contenuti nell’armadio dovrebbero essere visibili.
Ecco qualche consiglio su come riorganizzare l’armadio:
- Appendete i vestiti per tipo (cappotti e giacche, top e camicie, pantaloni e gonne) e per colore.
- Se ne avete bisogno, procuratevi delle grucce antiscivolo e sottili. Scegliete un unico modello in modo da creare un effetto visivo uniforme.
- Arrotolate o piegate magliette e leggings in modo da risparmiare spazio nei cassetti e da trovare tutto facilmente.
- Piegate tutti i maglioni invece di appenderli, per evitare che si sformino nel tempo.
- Mettete da parte i vestiti che indossate solo stagionalmente. Create una scatola di abiti per le vacanze estive, contenente costumi da bagno e abiti estivi che si indossano solo al mare. Fate lo stesso per la tuta da sci e i vestiti da cerimonia o per le occasioni speciali. Meglio conservarli a parte visto che non si usano tutti i giorni.
Una volta che l’armadio è finalmente pulito e ordinato, sarà più facile anche mantenerlo così e prendersi cura di propri vestiti.
Se volete saperne di più leggete anche Come fare la lavatrice rispettando l’ambiente.
Cosa ne faccio dei vestiti che non metto più?
Non c’è niente di male nel fare decluttering, ma è importante farlo con criterio e preoccuparsi di dove finiscono i vostri vestiti una volta che li avete scartati.
Sì, perché ogni anno vengono prodotti e venduti in tutto il mondo 80 miliardi di capi d’abbigliamento, e con l’affermarsi delle aziende di fast fashion negli ultimi 20 anni è cambiato il modo di concepire la moda e la vita media di un vestito è diminuita notevolmente. Comprare, indossare un vestito un paio di volte e poi buttarlo per far spazio a qualcosa di nuovo è diventato normale – basti pensare che un americano medio butta via 37 kilogrammi di vestiti ogni anno.
L’industria tessile e i rifiuti tessili hanno un enorme impatto sull’ambiente, per cui è fondamentale non solo essere coscienziosi quando si buttano dei vestiti, ma una volta fatto decluttering bisogna non rientrare nel circolo vizioso del comprare e buttare via.
Decluttering dell’armadio e zero waste
Come abbiamo visto nell’articolo dedicato a Come fare decluttering in modo zero waste, è importante cercare di minimizzare la quantità di vestiti che si mandano in discarica. Per questo suggeriamo di dividere gli abiti che non vogliamo più nelle seguenti categorie:
ABITI IN BUONE CONDIZIONI | ABITI DA RIPARARE |
regalare | riparare |
vendere | riutilizzare |
donare | riciclare |
Gli abiti che non sono in buone condizioni possono essere riparati in modo da prolungarne la durata oppure possono essere trasformati in qualcos’altro ed essere riutilizzati. Ad esempio vecchi tessuti possono diventare stracci, le federe dei cuscini possono essere tagliate per ricavare dei canovacci. Tutto ciò che non può regalare o vendere perché troppo usurato oppure non riutilizzabile andrà riciclato presso gli eco centri.
Gli abiti in buone condizioni possono essere regalati ad amici e familiari. Possono essere venduti a negozi di seconda mano oppure su internet. Online esistono oggi numerose opzioni. Oltre a ebay, esistono siti specializzati per la vendita di abiti usati come vestiare collective oppure app per il cellulare come depop. Infine possono essere donati in beneficienza presso le parrocchie locali e centri raccolta oppure messi nei cassonetti gialli della Caritas.
Rifiutare prima di fare nuovi acquisti
Qualunque metodo si adotti per il decluttering da quello di Marie Kondo ad un approccio minimalista o da uno stile di vita zero waste, il suggerimento è SEMPRE lo stesso.
L’unico modo per fare decluttering è rifiutare ciò di cui non si ha bisogno, per evitare di creare nuovo disordine e di ricominciare ad accumulare vestiti.
Se volete acquistare qualcosa di nuovo, aspettate 30 giorni. In 30 giorni avrete infatti tutto il tempo di valutare se una cosa vi serve davvero o meno.
Se avete bisogno di acquistare qualcosa, investite in pochi pezzi selezionati puntando su sostenibilità e qualità piuttosto che sulla quantità .
Pianificate i vostri acquisti, create un guardaroba di base che duri nel tempo.
Provate infine a individuare la vostra palette cromatica. Seguendo i principi dell’armocromia, ognuno di noi sta bene con certi colori in base alla combinazione del colore del sottotono della propria pelle, occhi e capelli. Una volta individuata la vostra stagione cromatica di appartenenza e quindi la vostra palette di colori amici avrete trovato dei principi guida ai vostri acquisti.
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