Come penso sia ormai noto quasi a tutti i pannolini lavabili sono più ecologici rispetto a quelli usa e getta. Non si accumulano nelle discariche e riducono notevolmente la quantità di rifiuti prodotta in casa. Possono essere riutilizzati a lungo e anche per più bambini nella stessa famiglia. Inoltre possono essere rivenduti e/o acquistati di seconda mano. Non a caso i pannolini lavabili in inglese vengono comunemente chiamati “reusable nappies”, cioè pannolini riutilizzabili, proprio a sottolineare questa caratteristica.
Tuttavia, nonostante questa consapevolezza la maggior parte dei genitori si sente scoraggiata all’idea di usarli. Lo capisco bene. Quando e’ nata la mia prima figlia, non potevo immaginare che un giorno avrei deciso di usare i pannolini lavabili. Solo dopo che e’ nato il mio secondo figlio e complici tutti gli approfondimenti sull’inquinamento da plastica e sullo zero waste, ho deciso di provare.
Voglio spiegare qui perché ho cambiato idea e come ho fatto a iniziare.
Perché dovrei usare i pannolini lavabili?

Se si considera quanto inquinano i pannolini monouso, e’ difficile non pensare ad un’alternativa.
I dati sono agghiaccianti. In un report pubblicato nel 2019 sul sito di Zero Waste Europe che si riferisce ai danni economici e ambientali legati all’uso di assorbenti, pannolini e salviette usa e getta in Europa, si stima che, nel 2017, nei 28 Stati membri dell’UE, sono stati consumati circa 33 miliardi di pannolini usa e getta, producendo 6.731.000 tonnellate di rifiuti all’anno.
Questo significa che ogni bambino nell’arco di due anni e mezzo di vita produce una tonnellata di pannolini. Ogni singolo pannolino impiega poi circa 500 anni per essere smaltito e dato che contiene plastica contribuisce all’inquinamento da plastica.
Infine, data la quantità di acqua e energia utilizzati per la loro produzione, i pannnolini monouso contribuiscono in modo significativo alle emissioni di CO2 e quindi al riscaldamento globale.
E’ vero che i pannolini ecologici comportano del lavoro in più rispetto ai pannolini monouso, ma a fronte di questi dati e di quello che oggi si sa sul cambiamento climatico e l’inquinamento da plastica, vale la pena di cambiare.
Pannolini lavabili: come iniziare
Il motivo per cui non ho neanche provato a usare pannolini lavabili quando è nata la mia prima figlia è che pensavo che usarli volesse dire non usare neanche un pannolino usa e getta. Questo pensiero mi ha bloccato anche solo dal provare. Temevo di non farcela.
Ci sono molte persone che fanno un uso esclusivo di pannolini ecologici e ovviamente l’ideale sarebbe fare come loro. Tuttavia, se vogliamo essere tutti un po’ piu sostenibili, dobbiamo accettare che ognuno contribuisca per quello che può o si sente di fare.
Quindi se l’idea di utilizzare i pannolini lavabili in modo esclusivo vi limita, vi consiglio di acquistare pochi pannolini di stoffa e di iniziare usarli part-time.
L’importante e’ iniziare.
Oltretutto la perfezione si raggiunge solo con la pratica e magari con il tempo vi convincerete a eliminare del tutto i pannolini monouso.
Io ho iniziato con due pannolini ecologici nei weekend quando il mio secondo figlio ha compiuto quattro mesi. Quando mi sono sentita pronta, ho deciso di passare all’uso dei pannolini lavabili durante il giorno. La notte per ora continuo a usare pannolini usa e getta e cosi’ faccio anche quando usciamo.
Naturalmente questo e’ uno spunto. Alcuni preferiranno iniziare sostituendo il pannolino della notte, come suggerisce La Tela di Carlotta. Per fortuna non sono l’unica a pensarla così 🙂
Pannolini lavabili come funzionano



I pannolini ecologici sono molto simili nel design ai pannolini usa e getta e sono altrettanto facili da indossare e da togliere. Ne esistono diversi tipi e in diversi materiali, anzi le opzioni sono così tante sul mercato che non e’ facile orientarsi tra mille marche e modelli.
Per questo vi suggerisco di guardare prima di scegliere cosa comprare qualche video su youtube e poi di provare un paio di modelli per vedere con quale tipo vi trovate meglio. I modelli più diffusi comunque sono comunque gli all-in-one, i pocket e i two-part. A questi si aggiungono i pannolini ecologici ibridi, che meritano un discorso a parte.
TIPOLOGIA | DESCRIZIONE | PRO | CONTRO |
All-in-one | Questi pannolini ecologici anno uno strato interno assorbente attaccato ad uno strato esterno impermeabile. Le due parti sono cucite insieme in un unico pezzo. | Sono i più simili ai pannolini usa e getta, in quanto sono pronti all’uso. Sono più veloci al momento del cambio, ma impiegano più tempo ad asciugare. | Essendo un pezzo unico, la parte impermeabile viene lavata ogni volta che il pannolino viene lavato. Questo diminuisce la longevità del prodotto. In piu’ se il pannolino si rovina bisogna sostuirlo completamente. |
Sono fatti come gli all-in-one, ma contengono una tasca in cui si può inserire un assorbente aggiuntivo per aumentare l’effetto assorbente. | Questi pannolini ecologici sono veloci al momento del cambio e sono piuttosto sottili. | Come nel caso degli all-in-one, la parte impermeabile viene lavata ogni volta che si cambia il pannolino, questo diminuisce la longevità del prodotto. | |
Two-part | Sono costituiti da due pezzi separati (un pannolino interno e un involucro esterno). L’involucro esterno può essere di diversi materiali in PUL (materiale plastificato impermeabile) oppure in lana. Oltre al pannolino interno può essere aggiunto un assorbente extra, detto anche booster. | Essendo costituiti da due parti durano potenzialmente più a lungo rispetto agli altri modelli. Sono più contenitivi rispetto al tipo all-in-one e pocket. | Questi pannolini ecologici sono più ingombranti e vanno assemblati per cui impegnano più tempo al momento del cambio. |
Quale modello ho scelto
Dei modelli di pannolini ecologici elencati sopra, ho provato solo un pannolino di tipo two-part, con mutandina in cotone e involucro in PUL. Poi ho provato un pannolino di tipo ibrido, in cui rientrano i pannolini della Culla di Teby, che e’ un marchio italiano, e con il quale mi sono trovata molto bene.
I pannolini della Culla di Teby si differenziano dagli altri modelli perché sono costituti da 3 parti: una mutandina in cotone, un inserto in PUL chiamato “culla” che ha un’azione contenitiva e un assorbente in bamboo o in cotone. Tutti questi pezzi sono separati e intercambiabili.
Ci tengo a precisare che questo non e’ un post sponsorizzato, e i motivi per cui ho scelto i pannolini Culla di Teby sono tutti legati alla qualità del prodotto:
- hanno un’ottima vestibilita’ e non ingombrano;
- sono contenitivi;
- si lavano e asciugano facilmente;
- i materiali sono di alta qualita’ e rappresentano nel loro genere il meglio del Made in Italy.
L’unico difetto rispetto agli altri modelli e’ che non sono taglia unica, ma onestamente i vantaggi sono cosi’ tanti che non ho avuto dubbi sulla scelta.
Rispetto alla quantità mi sono basata sulle indicazioni presenti sul sito e ho acquistato un kit taglia media che contiene 5 mutandine e 18 assorbenti, che devo dire che sono piu’ che sufficienti per l’uso che ne faccio io. Quando il mio bambino sara’ piu’ grande sostituiro’ solo le mutandine, passando alla taglia piu grande.
Insieme ai pannolini ecologici, ho iniziato a usare anche delle salviette lavabili come queste e mi sono procurata una *bottiglietta spray in vetro da tenere sempre sul fasciatoio.
Come lavare i pannolini lavabili



I pannolini di stoffa sono più rispettosi dell’ambiente rispetto a quelli usa e getta, ma bisogna pensare attentamente a come lavarli e asciugarli, perche’ anche il lavaggio e l’asciugatura richiedono energia e quindi comportano emissioni di CO2. I detrattori dei pannolini lavabili sostengono che in questo senso non sono poi cosi’ ecologici, ma per me non c’e’ confronto. Meglio fare due lavatrici in piu’ piuttosto che ingolfare le discarische di pannolini usa e getta.
Per sapere come lavare i pannolini lavabili, vi suggerisco di verificare le indicazioni per il lavaggio sul sito della marca che avete acquistato. Tenete conto che in generale per limitare i consumi energetici basta:
- fare una lavatrice ogni due giorni e possibilmente a pieno carico;
- stendere a mano e non usare l’asciugabiancheria.
Spero con questo breve post di avervi dato delle informazioni sufficienti per prendere in considerazione i pannolini lavabili. Se avete domande o volete condividere la vostra esperienza, scrivetela qui sotto nei commenti.
Se vuoi approfondire come fare la lavatrice in modo sostenibile, leggi anche: Come fare la lavatrice rispettando l’ambiente Altri articoli che potrebbero interessarti: 5 idee per ridurre la plastica Regali ecosostenibili: 10 idee per tutti i gusti Fast fashion: come la moda veloce sta distruggendo il pianeta 6 documentari da vedere sull’ambiente e non solo
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2 commenti
Ciao Letizia! Grazie per avermi menzionata e aver linkato al mio articolo (so quanto tempo un articolo così dettagliato quindi ti faccio i miei complimenti!). E sono sicura che anche il pianeta ringrazi 🌱
Un abbraccio,
Carlotta
Ciao Carlotta, grazie di cuore per il tuo messaggio. Adoro il tuo blog che mi ha aiutato a scoprire il metodo Montessori 🙂 Un abbraccio a te, Letizia