Come possiamo ridurre i rifiuti organici e perche’ e’ importante? Si stima che nel mondo un terzo del cibo prodotto sia buttato via. Lo spreco alimentare e’ un problema globale che ha un preoccupante impatto sull’ambiente, come evidenziato nel report pubblicato dalla FAO nel 2013 e intitolato Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources.
Questo e’ stato il primo studio a riconoscere che lo spreco alimentare ha enormi effetti sull’ambiente, in particolare sulle risorse idriche, sull’utilizzo del territorio, sulla biodiversità e sul clima, contribuendo al riscaldamento globale.
Il problema dello spreco alimentare riguarda sia le aziende coinvolte nella produzione e distruzione dei cibi sia i singoli individui. In un’ottica zero waste, tutti noi possiamo fare qualcosa per diminuire il nostro e impatto ambientale e ridurre i rifiuti che produciamo.
Vediamo qui qualche suggerimento su come ridurre i rifiuti organici e lo spreco alimentare in casa.
1. Non comprate troppo e fate la lista della spesa
Fate la lista della spesa e tenete traccia di ciò che avete in dispensa. Prima di andare a fare la spesa fate mente locale sui prodotti alimentari che avete in casa. Cercate di consumare quello che avete in dispensa prima di fare nuovi acquisti. Se dispensa, frigorifero e freezer sono ben organizzati, sarà più facile fare rapidamente un inventario e individuare ciò di cui avete o non avete bisogno.
2. Comprate verdure e frutta di stagione e conservatela correttamente
Comprate verdure e frutta di stagione e se possibile a km 0. Oltre a costare meno, i prodotti a km 0 consentono di ridurre gli imballaggi e l’energia necessaria per il loro trasporto.
Imparate poi come conservare frutta e verdura al meglio, in modo da preservarne la freschezza e prevenirne il deterioramento. Ad esempio, certe verdure si conservano meglio in frigo, altre si preservano meglio se sono conservate in un luogo buio e asciutto.
3. Acquistate prodotti imperfetti
Dovremmo mangiare frutta e verdure di tutte le forme e dimensioni. Invece la frutta e la verdura che non soddisfano gli standard della grande distribuzione, perche’ deformate, marcate, scolorite o di dimensioni strane vengono gettate via prima ancora di lasciare le aziende agricole. Se potete, acquistate da contadini e produttori locali e a non scartate frutta e verdura solo perché “brutta” o imperfetta.
4. Controllate la scadenza dei cibi
Abituatevi a guardare le date di scadenza e imparate a distinguere le diverse diciture sulla scadenza cibi. Acquistate solo ciò che siete sicuri di usare prima della scadenza.
Se sulla confezione è scritto “data di scadenza” significa che dopo quella data non è sicuro mangiare quel cibo.
“Da consumarsi entro” indica che non dovremmo andare oltre al termine indicato, mentre la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” vuol dire anche dopo la data indicata, quel cibo può ancora essere mangiato.
Trattate queste ultime due diciture come linee guida piuttosto che come regole assolute, imparate a conoscere gli alimenti specifici e usate il vostro giudizio per capire se sono ancora commestibili.
5. Pianificate il menu settimanale
Ogni settimana pensate a cosa cucinerete e a come utilizzerete gli avanzi. Pianificare il menu della settimana aiuterà a limitare i rifiuti organici e a fare acquisti ponderati. Compilate una lista della spesa per evitare acquisti d’impulso. Oltre alla lista della spesa basata sulla pianificazione del menu, fate una foto del vostro frigorifero e degli armadietti della cucina in modo da sciogliere eventuali dubbi su cosa avete in casa quando andate a far la spesa.
6. Consumate gli avanzi
Una fonte significativa di rifiuti domestici è attribuita alle grandi porzioni e agli avanzi non consumati. Siate realistici quando fate la spesa e comprate solo quello che pensate di usare. Nella pianificazione del menu della settimana, lasciate qualche pasto libero per consumare gli avanzi.
7. Prevenite il deterioramento dei cibi e utilizzate gli scarti di cucina
Fate ricerca di ricette per cucinate cibi che tengono a deteriorarsi, come ad esempio le banane mature che sono perfette per preparare il banana bread. Cercate di utilizzare gli scarti di cucina, come ad esempio le bucce delle verdure che possono essere congelate in un contenitore e poi essere usate come base per fare un brodo vegetale.
8. Usate il freezer
Il freezer è uno strumento utilissimo per conservare e prevenire il deterioramento degli alimenti. Quasi tutto può essere congelato dalla verdura alla frutta, dal pane alle torte. Senza contare che è possibile congelare senza problemi burro, formaggio, carne e pesce freschi, ma anche piatti pronti, sughi, brodi e zuppe. Basta prendere l’abitudine e organizzarsi un po’.
9. Fate decluttering della dispensa
Tenete gli armadietti, il frigorifero e il congelatore ordinati in modo da sapere sempre cosa avete e di cosa avete bisogno. Ad esempio potete usare barattoli e contenitori trasparenti per contenere i cibi in modo che sia piu’ facile aver presente quello che c’e’ in casa.
Per saperne di piu' sul decluttering, leggi Come fare decluttering in modo zero waste.
10. Fate la raccolta differenziata dell’umido
Infine, non gettate mai i rifiuti organici nell’indifferenziata, ma fate la raccolta dell’umido del vostro comune oppure optate per un sistema compostaggio domestico.
In questo modo i rifiuti organici saranno parte di un’economia circolare. Se trasformati in compost, saranno rimessi nel terreno e utilizzati dalle aziende agricole come fertilizzante naturale. In alternativa i rifiuti orgnici saranno convertiti in biometano, che secondo il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e’ un biocarburante simile al gas naturale che può essere immesso nella rete nazionale ed ed essere utilizzato per riscaldamento, cottura dei cibi e anche per l’autotrazione.
Per una corretta raccolta dell’organico, ricordatevi di usare sacchetti in materiale compostabile secondo la norma EN 13432. Utilizzate poi un contenitore areato in modo da evitare la fermentazione dei cibi e quindi cattivi odori.
Cosa buttare nell’umido:
- Avanzi di cucina e cibi avariati;
- Pane, pasta e riso;
- Scarti di frutta e verdura;
- Carni e ossi, pesce e lische;
- Gusci d’uovo, formaggi;
- Fondi di caffè e tè;
- Fiori, foglie.
Per approfondire, leggi anche Come dividere i rifiuti per fare la raccolta differenziata Dove lo butto? 10 cose che vanno nell’indifferenziata Zero waste in cucina: 5 consigli utili Zero Waste: cosa significa?