Adottare un’alimentazione sostenibile e’ secondo il parere unanime di ricercatori e scienziati una delle azioni necessarie per affrontare i problemi della perdita della biodiversità terrestre e del riscaldamento globale e quindi per preservare la salute del pianeta e il nostro futuro.
In questo articolo, cerchero’ di spiegare, oltre ai motivi per cui bisogna adottare un’alimentazione sostenibile, cosa significa avere una dieta sana a basso impatto ambientale. Infine cerchero’ di darvi qualche consiglio di lettura per orientarvi nel mare di informazioni che sono disponibili in rete su questo tema.
Perche’ passare ad un’alimentazione sostenibile?

Numerose analisi hanno evidenziato la necessità di modificare la nostra dieta e di cambiare l’industria alimentare per rendere il modo in cui mangiamo e la produzione di cibo sostenibili.
In particolare la EAT-Lancet Commission, formata da un gruppo di importanti ricercatori provenienti da tutto il mondo, ha pubblicato nel 2019 un report che sottolinea l’urgenza di passare ad un’alimentazione sostenibile, raccomandando una riduzione del 50% del consumo globale di carne rossa e zuccheri entro il 2050 e un aumento di piu’ del 100% del consumo di cibi sani, come verdura, frutta, legumi e frutta a guscio.
Anche se ovviamente ci sono grandi differenze di paese in paese, i ricercatori sono d’accordo nell’affermare che le attuali abitudini alimentari e la produzione alimentare a livello globale costituiscono un grave rischio per il nostro futuro, rappresentando il principale fattore di degrado ambientale in quanto contribuisce alla perdita degli ecosistemi e al cambiamento climatico.
L’industria alimentare ha infatti un forte impatto sul riscaldamento globale, producendo attraverso gli allevamenti intensivi un enorme quantità di emissioni CO2 – circa 16 miliardi di tonnellate all’anno- che corrispondono al 30% delle emissioni globali totali.
Secondo i risultati di una recentissima ricerca dell’Università di Oxford pubblicata sulla rivista Science e ripresa dal New York Times, se vogliamo avere qualche speranza di raggiungere l’obiettivo centrale dell’Accordo di Parigi, cioe limitare il riscaldamento globale a 1,5° o 2°C al di sopra dei livelli preindustriali, dobbiamo ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 provenienti dall’industria alimentare.
Il sovrasfruttamento delle risorse naturali e il consumo del suolo legato alla conversione di terreni naturali in aree dedicate all’agricoltura intensiva sono poi alla base della perdita di biodiversità animale e vegetale sulla Terra.
A questo proposito, vi lascio qui sotto una breve clip pubblicata dal WWF e se non l’avete ancora visto, vi suggerisco caldamente di vedere il documentario A life on our Planet di David Attenborough, di cui ho anche parlato nell’articolo dedicato ai documentari da vedere.
© wwf
Principi di un’ alimentazione sostenibile

Se tra gli studiosi a livello globale, il dibattito su quale sia la dieta migliore e’ ancora aperto, viene generalmente dato per acquisito che una dieta per essere sana e prodotta in modo sostenibile deve essere ricca di alimenti di origine vegetale associati a piccole quantità di alimenti di origine animale.
Avere un’alimentazione sostenibile vuol dire infatti avere una dieta che sia a basso impatto ambientale e allo stesso tempo sana e adeguata dal punto di vista nutrizionale, culturalmente accettabile, accessibile a tutti dal punto di vista economico (FAO, 2010, Sustainable Diets and Biodiversity).
Caratteristiche di una dieta sostenibile
Una dieta sana basata su sistemi alimentari sostenibili deve avere quindi le seguenti caratteristiche:
AUMENTARE IL CONSUMO DI VEGETALI | Aumentare il consumo di frutta e verdura, prediligendo verdure e frutta di stagione e preferibilmente a km0. Ricordatevi che le patate non contano come verdura. |
AUMENTARE IL CONSUMO DI LEGUMI E FRUTTA A GUSCIO | L”impatto ambientale dei legumi e’ decisamente inferiore rispetto a quello della carne. I legumi e la frutta a guscio vanno intesi come fonti proteiche da mangiare tutti i giorni e sostituire in gran parte a prodotti di origine animale. |
RIDURRE IL CONSUMO DI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE | Soprattutto in paesi come Europa e Stati Uniti dove il consumo eccessivo di cibi pronti e carne rossa costituisce una minaccia reale per la salute delle persone, le indicazioni della FAO, OMS e di innumerevoli ricerche sono di: – Ridurre drasticamente il consumo settimanale di carne e derivati ed evitare salumi e carni lavorate; – Consumare pesce in piccole quantità e solo proveniente da allevamenti certificati. – Acquistare uova esclusivamente provenienti da allevamenti a terra. |
EVITARE CIBI PRONTI E CONFEZIONATI | I cibi pronti sono pieni di zuccheri, sali e grassi saturi che vanno evitati in una dieta sana. |
PREFERIRE I CEREALI INTEGRALI | I cereali integrali sono migliori rispetto a quelli raffinati dal punto di vista nutrizionale. Le indicazioni sono anche di variare il più possibile fonte di carboidrati, alternando alla pasta e al riso, altri cereali come orzo, farro, avena, miglio. |
Per essere sostenibili nell’alimentazione, e’ importante anche:
- RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE: pianificare la spesa della settimana in base a un menu settimanale e/o quello che abbiamo gia in dispensa per evitare di accumulare cibo che poi verra’ buttato via.
- EVITARE LA PLASTICA DEGLI IMBALLAGGI che oggi costituiscono piu’ della meta’ della plastica che viene gettata via, cercando di comprare sfuso e creando un kit per la spesa zero waste.
- BERE ACQUA DEL RUBINETTO che in Europa e’ sicura e potabile. Il segreto per togliere il sapore dell’acqua di rubinetto e di lasciarla in frigo in una bottiglia o caraffa senza tappo. In alternativa se siete fortunati potete anche rifornirvi presso i punti di distribuzione di acqua dell’acquedotto della vostra citta’.
Per suggerimenti e idee su come ridurre la plastica, leggi anche: - 5 idee per ridurre la plastica - 10 prodotti ecologici per cambiare le tue abitudini - Zero Waste: cosa significa? - Minimalismo: di cosa si tratta?
Risorse utili per adottare un’alimentazione sostenibile
Come abbiamo visto passare ad un’alimentazione sostenibile non significa necessariamente escludere cibi di origine animale. Tuttavia e’ importante riconoscere che diminuendone il consumo si rischia di creare degli squilibri nella dieta e di perdere dei nutrimenti importanti.
A questo proposito, il Dipartimento di Salute e Nutrizione nell’Università di Harvard, che e’ promotore di studi all’avanguardia sull’alimentazione sostenibile, ha introdotto il concetto di una dieta plant forward. Plant forward descrive un tipo di alimentazione e cucina prevalentemente plant-based, senza essere strettamente limitato ad alimenti vegetali.
Se pensate di cambiare la vostra dieta, credo sia importante valutare di chiedere una consulenza ad un dietista e approfondire le vostre conoscenze in fatto di nutrizione. In quest’ottica, le informazioni acquisite a partire dalle diete plant-based meritano di essere considerate con attenzione.
Per me sono state di grande aiuto le indicazioni fornite dall’Università di Harvard (nello schema del piatto sano) e dalla Mayo Clinic. Infine ho trovato molto utile il libro della Dottoressa Silvia Goggi, *É facile diventare (un po’ più) vegano che ha il merito di spiegare in modo semplice e chiaro cosa significa nel quotidiano mangiare prevalentemente vegetali.
Alimentazione sostenibile e organizzazione in cucina

Avere un’alimentazione sostenibile richiede senza dubbio più tempo da dedicare alla preparazione dei cibi.
Io per prima ho dovuto affrontare questo problema e per questo ho cercato di trovare soluzioni semplici per migliorare la mia organizzazione in cucina e la mia gestione del tempo. Questo e’ anche uno dei motivi per cui una parte di questo sito e’ dedicato al tema “organizzazione“.
In particolare, se vi interessa approfondire questo aspetto, vi suggerisco di dare un'occhiata a questi articoli del blog: - Come fare un meal prep semplice e veloce - Menu settimanale: consigli su come fare - Come la Instant Pot ti cambia la vita - Instant Pot: come funziona e altre domande frequenti
Ho anche pubblicato una serie di PDF gratuiti da stampare che spero vi possano eventualmente di aiuto per semplificare la vostra organizzazione 😉
Con questo vi lascio per il momento; se avete cambiato dieta o state pensando di farlo, vi invito a condividere la vostra opinione/esperienza qui nei commenti.